Le radici solidamente piantate sul territorio, lo sguardo ampio verso il mare aperto del mercato globale. La Banca di Credito Cooperativo di Bari ha rinnovato ieri il suo impegno con gli oltre mille e trecento soci, durante l'assemblea di bilancio che si è conclusa con il rinnovo delle cariche sociali. A Bepi Lobuono, presidente dal maggio del 2014, succede Mario Laforgia che di Lobuono è stato vicepresidente. Un avvicendamento naturale, segno di compattezza e solidità gestionale che trova riscontro anche nella scelta di conservare nella Banca l'esperienza e il patrimonio umano e professionale di Lobuono, al quale è stato chiesto di rimanere come presidente onorario.
Tocca al presidente uscente tracciare il bilancio più generale dell'istituto negli ultimi anni e annunciare le sfide del futuro passando il testimone a Laforgia. "Abbiamo attraversato fasi congiunturalidifficili ma senza mai dimenticare la nostra missione – dice Bepi Lobuono – di essere vicini a imprese e famiglie, consolidare una gestione esemplare e cogliere tutte le opportunità di crescita. I nostri bilanci si sono chiusi sempre in attivo, nel corso degli anni il personale è cresciuto numericamente e professionalmente sia con il naturale ricambio generazionale che attraverso la formazione continua". E proprio ai dipendenti va un pensiero speciale. Lobuono: "La realizzazione degli obiettivi gestionali passa attraverso l'impegno e l'abnegazione che chi lavora per la BCC di Bari non hai mai fatto venire meno, intensificando gli sforzi nell'ultimo drammatico anno della pandemia. Devo ringraziare in modo particolare il direttore generale, la segreteria e tutto lo staff, attivo ed efficiente. E in tema di ringraziamenti, uno speciale è per il Collegio sindacale e il suo presidente Cosimo Cafagna, attento organo di garanzia della gestione". I momenti più belli? "I segni tangibili della nostra crescita – risponde Bepi Lobuono – l'apertura delle nuove filiali, penso ad esempio a Giovinazzo e Modugno, in questa città abbiamo acquisito una sede di proprietà nella piazza principale, iniziativa con ottimi risultati".
E a proposito di risultati, il neo presidente Mario Laforgia preferisce far parlare i numeri in prima battuta: 485mila euro di utile, +38,8% rispetto all'anno precedente; indice di solidità (CET1 ratio) al 17,05% (superiore di tre punti alla media di riferimento); 214 milioni di raccolta con un incremento del 26%; 87,4 milioni di impieghi (+29%). Su questo ultimo punto, il presidente Laforgia tiene a ricordare: "Siamo una banca del territorio, questo significa che i risparmi di imprese e famiglie vengono reimpiegati nello stesso tessuto sociale. Ma allo stesso tempo l'appartenenza al sistema Iccrea ci permette di essere di fatto la prima banca locale del Paese e la terza per numero di sportelli". Laforgia esalta il dna della BCC di Bari, nata per volontà della Confartigianato (del quale è anche direttore) guidata da suo padre, il compianto Antonio Laforgia scomparso dieci anni fa. E il travaso di valori sociali è tuttora il segreto del successo. Laforgia: “La mission tipica di Banca di credito cooperativo ha consentito di supportare l’economia locale anche nel perdurante periodo di crisi economica, senza venire meno alle aspettative delle famiglie e delle piccole e medie imprese. La banca coniuga la sua complessa attività che le deriva dalla appartenenza ad uno dei gruppi bancari di maggior rilievo quale il Gruppo bancario Iccrea, con l’etica ed i principi ispiratori del Credito Cooperativo, che sono la mutualità e la solidarietà. In generale le BCC hanno mostrato resilienza facendo leva sulla propria identità originale come driver della loro competitività. Il resto - conclude il presidente Mario Laforgia - lo fa la qualità e la professionalità del personale dipendente e del direttore generale, oltre alla sempre prudente gestione affidata al consiglio di amministrazione, che ha sempre consentito stabilità e congruità nei bilanci”.
Il Cda guidato da Laforgia si completa con Giuseppe Lorusso vice presidente, Domenica Burdo, Saverio Gadaleta, Dario Longo, Emilio Meneghella ed Ettore Sbarra.
Nel collegio sindacale, insieme al presidente Cosimo Cafagna ci sono i sindaci effettivi Ernesto Maria Devito e Mario Sabbatelli; supplenti Angela D’Aniello e Fabrizio Facchini.
Il presidente del Collegio dei probiviri è Domenico Magistro, con lui eletti Vito Donato Lozito e Olimpia Di Naro (supplenti Federica Romani e Antonio Netti).
GIANFRANCO SUMMO - La Gazzetta del Mezzogiorno 1° maggio 2021